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Il campo energetico e la riduzione dello stress: La Fibromialgia. La Medicina Integrativa Informazionale-MII come soluzione

Lo stress è una reazione che si manifesta quando una persona vive uno squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione per elaborare gli stimoli stessi.

Costituisce una Sindrome di Adattamento (SGA) atta a ristabilire un nuovo equilibrio interno, omeostasi, in seguito a fattori di stress. Le alterazioni dell’equilibrio interno possono avvenire a livello endocrino, umorale organico e biologico ed ENERGETICO.

Nel contesto specifico, della Fibromialgia, gli squilibri avvengono sostanzialmente in tutti i campi, tant’è che di rilievo, diviene funzionale la spiegazione attraverso quella che viene definita la “corazza muscolare” dall’Analisi Bioenergetica (disciplina psicoterapeutica), dello stato d’essere della persona.

L’individuo crea una corazza che provoca tensioni e irrigidimento muscolare come conseguenza del blocco delle emozioni e sensazioni organiche che si sviluppano a seguito di esperienze di vita e traumi, particolarmente significativi.

Questa incapacità di esprimere ciò che si prova comporta conseguenze comportamentali e relazionali protettive che alimenteranno ulteriormente la propria corazza e le tensioni muscolari, riducendo la comunicabilità, l’amore e la percezione del piacere di vivere.

In questo contesto il dolore fisiologico si presenta come un’accentuazione dello stato di tensione emotiva inespresso che cerca una strada per porre l’attenzione sul conflitto interiore che si sta vivendo.

Approfondiamo meglio

Conflitto Interiore = STRESS: Il Terreno

© 2013 Maristell’Arte

Dal punto di vista elettrofisiologico quando un tessuto è stressato significa che i  potenziali elettrici delle membrane cellulari che lo costituiscono sono alterati.

In termini semplici possiamo paragonare ogni cellula alla batteria del nostro telefonino: quando si scarica, l’apparato emette segnali d’avvertimento, se non provvediamo alla ricarica il telefonino smette di funzionare.

Analogamente nelle nostre cellule con una bassa carica elettrica diminuisce anche la capacità di nutrirsi e di espellere le tossine. Durante questo processo sono lanciati segnali d’allarme che il nostro cervello interpreta come sintomi.

Quindi, l’invecchiamento, i traumi, la presenza di virus, batteri e tossine o la formazione di radicali liberi possono costituire la causa dell’alterazione dei potenziali elettrici. Quando ciò accade il corpo perde la capacità d’autoriparazione e compare dolore, infiammazione, calo dell’efficienza e sintomi vari.

Lo stress è una reazione che si manifesta quando una persona vive uno squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione per elaborare gli stimoli stessi.

La modificazione di coscienza e la modificazione fisiologica

Ritmo Delta (frequenza inferiore a ca. 4 hertz). Coincide col sonno profondo senza sogni e col rilassamento muscolare intenso. In questa fase si ha la massima produzione dell’ormone della crescita GH (che durante tutta la vita è indispensabile per il rinnovamento cellulare oltre che, nella prima fase, per la crescita) e la massima attività del sistema immunitario.

È il momento topico per tutti i nostri processi rigenerativi e per la produzione di “endofarmaci”: i potenti farmaci prodotti dal ns. organismo ad azione altamente specifica.

Esso stimola l’autoproduzione di farmaci dell’organismo grazie al senso di tranquillità, all’effetto calmante, scaturito dalla ferma convinzione di aver assunto qualcosa che ci farà presto star bene.

Al contrario, la tensione mentale (ad es. la paura) così come la prolungata assunzione di farmaci (tramite un meccanismo di feed-back) inibiscono l’azione del ns. “medico interno”. Il ritmo delta è sotto il massimo dominio del sistema nervoso parasimpatico e prevale nel sonno dei buoni dormitori. Quando è alterato, la persona dorme male, si rigenera poco e tende quindi a essere stanca, ad ammalarsi facilmente e ad avere disturbi psicosomatici.

Lo studio del cervello degli scacchisti e dei campioni di memoria, effettuato tramite tecniche quali la PET o tomografia a emissione di positroni, indica che in molti casi si può raggiungere una notevole concentrazione mentale riducendo, anziché aumentando, il ritmo del cervello. Quando il cervello è rapido, la corteccia cerebrale è pronta a rispondere a una moltitudine di stimoli e a portare avanti diverse attività mentali.

Al contrario, una riduzione del ritmo cerebrale può favorire un’attività mentale selettiva e intensa.

I ritmi frenetici della società moderna, che ormai viaggia alla velocità di internet, inducono il cervello a restare molto attivo per eccessivi periodi di tempo, così che farà sempre più fatica a rallentare i propri cicli.

Ciò, in altre parole, riduce la capacità di rilassarsi, di avere un sonno profondo e quindi di rigenerarsi instaurando la temibile escalation: stress negativo – insonnia – disturbi della memoria e della concentrazione – patologie-

Inoltre, l’elevata attività cerebrale corrisponde, come abbiamo visto, a un’eccessiva attenzione verso l’esterno (supremazia dei sensi esterocettivi vista e udito), a scapito dell’ascolto dei bisogni del corpo.

In un certo senso, ci si proietta “fuori dal corpo” riducendo così la sensibilità propriocettiva. Si genera così una dispercezione corporea ovvero una diminuita consapevolezza del proprio “io”, in grado di agevolare pericolosamente i processi degenerativi.

Apprendere e praticare attività rilassanti e propriocettive, come la TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea® è di primaria importanza per contrastare l’intenso “logorio della vita moderna «e nello specifico…. la FIBROMIALGIA!››.

Infatti la TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea® ha la capacità di rimodulare lo stato elettromagnetico ed elettrofisiologico della persona riportando progressivamente lo stato di coerenza nei vari piani fisiologici ed energetici.

Questo consente il supporto e il rinnesco dei processi di autoguarigione e la rimodulazione dei SEGNALI, dove tali processi erano in uno stato di disarmonia, per il ritorno verso il normale funzionamento fisiologico

 

Effetto psicofisiologico di un Trattamento bioenergetico

Nello specifico portiamo l’attenzione sui risultati ottenuti su di una persona con un alto livello di stress a seguito del quale erano palesi diversi disturbi sia di tipo fisico (dolori muscolari, stanchezza fisica, mancanza di vitalità), sia di tipo psicologico (stanchezza mentale, mancanza di voglia).

 

Sistema ormonale a riposo

Effetti sul Sistema ormonale dopo soli 30 minuti di Trattamento Bioenergetico

La TB-Tecnica Bioenergetica secondo il Metodo Summa Aurea ® è un valido strumento per ridurre lo stato di malessere che pervade il paziente fibromialgico. Nei casi meno gravi può essere anche risolutivo ma è preferibile l’applicazione della tecnica in un contesto di Medicina Integrata Informazionale in cui il Medico, il Nutrizionista e lo Psicologo forniscano soluzioni integrate ad ampio spettro.

La TB-Tecnica Bioenergetica può essere acquisita sia da Operatori Medico Sanitari che da professionisti delle DBN e integrata nei processi di terapia o trattamento usuali (psicoterapia/counseling, massaggi, assunzione di preparati omeopatici, fitoterapici, ecc.), potenziandone l’efficacia e riducendo i tempi di guarigione inquanto è funzionale per supportare il paziente nel ripristino dei propri processi di Autoguarigione.

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Autore
Roberto Fabbroni
Fondatore del Metodo Summa Aurea

Presidente di A.I.O.S.A. e Dir. Scientifico I.B.I.

 

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